Unità Pastorale Comacchio

Un anno di grazia sotto il manto di Maria

Nel corso della solennità dell’Immacolata Concezione il prossimo 8 dicembre 2023, l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio S. Ecc. Mons. Gian Carlo Perego presiederà alle ore 10.30 la Celebrazione Eucaristica di apertura dell’Anno Giubilare della Chiesa Parrocchiale del Ss. Rosario, assieme al rito di benedizione del nuovo organo a canne.

L’8 dicembre 2024 ricorrerà infatti il 65° anniversario della consacrazione della Chiesa parrocchiale del Ss. Rosario in Comacchio, avvenuta nella solennità dell’Immacolata Concezione del 1959 da parte dell’allora vescovo di Comacchio mons. Giovanni Mocellini al termine dell’ultimo importante intervento di restauro della chiesa terminato nel 1958. In quell’occasione, tra gli altri lavori compiuti, fu smantellata la cantoria con l’organo posti sopra l’ingresso della chiesa. A 65 anni di distanza la chiesa torna ad avere uno storico organo a canne che possa prestare servizio nella liturgia di lode al Signore.

La Chiesa del Rosario deve il suo nome alla Confraternita omonima, che nel 1560 occupava la Chiesa di Santa Maria in Aula Regia.

Intorno al 1573-75 approdano a Comacchio i Cappuccini, i quali si insediano nell’Aula Regia, cosicché la Confraternita del Rosario è costretta a trasferirsi, prima al Duomo e poi nella Chiesa di San Mauro, posta all’estremità orientale della città.

Anche in questo caso, per lasciare posto ai frati Agostiniani, nel 1622 la Confraternita deve abbandonare la sua sede.

Tutti i componenti della Confraternita non si perdono d’animo e, grazie al sostegno economico delle famiglie più abbienti, tra le quali si ricordano i Samaritani, i Gasparini, i Buonafede, i Fioravanti e i Simoni, danno vita all’edificazione di una nuova chiesa, quella attuale, risalente al 1618.

Terminati i lavori della Chiesa, il 15 aprile 1632 hanno inizio i lavori del Campanile, che trova posta sulla parte sinistra guardando la facciata, in mattoni a vista e si innesta tra la navata e l’area absidale.

Nella parte superiore del portale appare una sorta di scudo araldico, al centro del quale fa capolino una rosa scolpita, sormontata da una corona, simbolo e richiamo dell’antica proprietà della Confraternita del Rosario.

L’interno si presenta a un’unica navata con volta a botte ribassata.

Nel 1958 l’edificio religioso è interessato da un radicale intervento di restauro: vengono rimosse le nicchie laterali e le edicole che racchiudevano i 15 misteri del Rosario.

Tra le opere d’arte di maggior pregio vanno segnalate: la tela della decollazione di San Giovanni Battista di Carlo Bononi (sec. XVII), l’Annunciazione del pittore fiammingo Ernesto De Shasyck e la statua della Madonna del Rosario del secolo XVII.

Questa chiesa è la più ampia, dopo quelle del Duomo e dell’Aula Regia. Il 2 febbraio 1952 viene eretta Parrocchia dal vescovo Natale Mosconi e consacrata dal suo successore Giovanni Mocellini l’8 dicembre 1959, festa dell’Immacolata Concezione.

Il vescovo, nell’atto di costituirla, le attribuì anche l’antico Oratorio delle Stimmate (1641).

In preparazione all’anniversario di consacrazione, la comunità parrocchiale si appresta a vivere questo speciale anno di grazia sotto la materna protezione della Vergine del Rosario. Nel corso di questo anno giubilare verranno vissuti con particolare intensità alcuni momenti di spiritualità e di approfondimento teologico mariani in occasione delle diverse celebrazioni in onore della Beata Vergine Maria nel corso dell’anno liturgico.


Messaggio dell’Arcivescovo per l’Anno Giubilare